One Ocean Foundation lancia il progetto “Canyon di Caprera” supportando l’associazione SeaMe Sardinia Onlus impegnata in una ricerca pluriennale sui cetacei pelagici presenti in un’area di mare tra le 15 e le 30 miglia da Capo Ferro, Costa Smeralda.
Il Canyon di Caprera era sconosciuto al mondo scientifico: lo ha scoperto questa che è stata la prima indagine a lungo termine dedicata allo studio dei cetacei e del loro habitat al largo della Sardegna.
Otto anni di ricerche che hanno rivelato l’esistenza di un’area dove vivono ben 7 delle 8 specie di cetacei regolari nel Mediterraneo occidentale, a poca distanza dalle Bocche di Bonifacio che separano la Sardegna e la Corsica, unico stretto all’interno del Santuario Pelagos.
Sono state osservate e censite la balenottera comune, il capodoglio, lo zifio, il grampo, il delfino comune, la stenella striata e il tursiope. Si studiano l’abbondanza, la distribuzione, i modelli di movimento, la selezione e l’uso dell’habitat dei cetacei nel Mediterraneo. I risultati saranno oggetto di peer review e pubblicati nella letteratura scientifica internazionale.
One Ocean Foundation e SEA ME s’impegnano nella ricerca con la prospettiva di realizzare un report 2020 che permetta la candidatura del Canyon di Caprera ad Area di Importanza per i Mammiferi Marini (IMMA), in modo da sostenerne la conservazione.
Link: www.seame.it
COME ASCOLTIAMO I SUONI DEI CETACEI
Al via un’analisi acustica subacquea nel Canyon di Caprera
Integrazione del 10/09/2020
One Ocean Foundation, grazie alla nuova partnership con il Centro NATO per la Ricerca Marittima e la Sperimentazione (NATO-CMRE STO) che vanta più di 60 anni di ricerca subacquea e 20 anni di partecipazione alle ricerche sui cetacei, lancia la prima attività di rilevamento sonoro nel “Canyon di Caprera” che andrà a completare il monitoraggio video dei cetacei effettuato da SEA-ME Sardinia Onlus. NATO-CMRE utilizza infatti apparecchi acustici sottomarini autonomi che permettono una raccolta dati non invasiva. Il rilevamento coprirà non-stop i mesi di maggio, giugno e luglio 2021.
Obiettivi
- Descrivere l’utilizzo degli habitat temporali e spaziali da parte dei cetacei di profondità (capodogli e zifidi) in relazione all’attività acustica dei delfini in mare aperto (e.g. stenella striata).
- Educare all’importanza dell’ecologia acustica e alla necessità di minimizzare l’inquinamento acustico in mare aperto attraverso attività educative per il pubblico e nelle scuole.
- Sviluppare strumenti di ricerca autonomi per migliorare la conoscenza del comportamento dei cetacei di profondità per poter fornire dati attendibili a chi dovrà occuparsi di mitigare l’impatto del rumore antropogenico sui cetacei.
- Contribuire a rendere il “Canyon di Caprera” Area di Importanza per i Mammiferi Marini (IMMA)
Le specie principali oggetto della ricerca sono i capodogli e gli zifidi; il loro comportamento sarà analizzato in relazione alle attività acustiche e alla presenza di altri cetacei. Si cercherà inoltre di comprendere se il foraggiamento dei cetacei di profondità è indipendente dalla presenza di altre specie o se invece avviene un coordinamento dei comportamenti di foraggiamento tra specie.
Metodologia
Una archiviazione “smart” dei dati estende la capacità di memoria di tre registratori collegati a sensori acustici 3D direzionali installati in profondità nell’area “Canyon di Caprera”. Registratori e sensori sono energeticamente autonomi e restano in funzione per circa tre mesi permettendo una “osservazione acustica” continuativa dei cetacei.
Timeline
- Costruzione dei registratori acustici 3D direzionali di profondità
- Installazione di tre registratori di profondità nell’area del “Canyon di Caprera” per circa tre mesi
- Analisi dei dati acustici raccolti dopo la rimozione dei registratori
La raccolta dati si svolgerà nel periodo maggio – luglio 2021. Dopo la fase di analisi, i dati saranno resi disponibili al pubblico e ai ricercatori.