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Pesca a strascico e gli impatti sull'oceano

Pubblicato 5 maggio 2023
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La pesca a strascico è una pratica di pesca che mira a catturare un gran numero di esemplari di specie bersaglio trainando una rete lungo il fondale oceanico.

Questo metodo utilizza reti pesantemente zavorrate e quando queste reti vengono trascinate lungo il fondale marino, tutto ciò che si trova sul loro percorso viene disturbato o distrutto. Quando un peschereccio passa sopra i coralli per catturare pesci, questi vengono distrutti e possono impiegare secoli per riformarsi, così come l'intera comunità che si era formata intorno a loro.

Inoltre, questo è uno dei tipi di pesca più indiscriminati perché la rete a maglie piccole, progettata per trattenere i pesci all'interno, permette a pochi altri animali di sfuggire.

Il problema è che molti animali marini, come le tartarughe marine o i mammiferi marini, che si riposano e si alimentano sul fondo, sono a rischio di essere catturati come catture accessorie. Un dispositivo chiamato "Turtle Excluder Device" ha ridotto notevolmente questi rischi in alcune attività di pesca a strascico e potrebbe persino consentire anche ai piccoli cetacei di fuggire.

Infine, questo metodo ha anche impatti negativi sul clima. Infatti, quando le reti raschiano il fondale marino, sollevano il terreno che immagazzina CO2, permettendone così il rilascio nell'ambiente.

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