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Meduse: dalla loro origine millenaria alle sorprendenti applicazioni moderne

Pubblicato 15 luglio 2025
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Le meduse sono spesso percepite come semplici presenze urticanti nei nostri mari, ma custodiscono storie antichissime e caratteristiche straordinarie. In questo approfondimento, esploreremo la loro composizione, il ciclo biologico unico, le specie mediterranee e gli usi innovativi che stanno trasformando questi organismi in preziose risorse marine.

Struttura e longevità biologica

Composte per il 95% di acqua e per il 5% di proteine come il collagene, le meduse sono leggere e trasparenti, ma capaci di svilupparsi fino a dimensioni impressionanti. Un esempio è la medusa criniera di leone (Cyanea capillata), con tentacoli che possono estendersi fino a 30 metri e una ombrella di 2,5 metri.

Le meduse popolano l’oceano da circa 700 milioni di anni, ancora prima dei dinosauri, facendo di loro delle vere e proprie testimoni viventi della storia del Pianeta. Tra le specie più straordinarie vi è la Turritopsis dohrnii, spesso chiamata “medusa immortale” perché può ritornare allo stadio di polipo dopo aver raggiunto la maturità, consentendole, in teoria, di vivere indefinitamente. Il segreto risiede in un processo chiamato transdifferenziazione, attraverso cui cellule adulte “ringiovaniscono” allo stadio larvale per poi differenziarsi nuovamente.

La biodiversità nel Mar Mediterraneo

Nel mondo esistono oltre 2000 specie di meduse (suddivise in 3 classi: Idrozoi, Scifozoi e Cubozoi), diffuse dai mari tropicali all’Artico. Nel Mediterraneo convivono specie diverse:

  • Specie urticanti, come Pelagia noctiluca, la medusa “luminosa”;
  • Specie innocue, tra cui la comunissima Rhizostoma pulmo, anche detta "polmone di mare" e Cassiopea mediterranea (Cotylorhiza tuberculata), entrambi indicatori di buona qualità dell'acqua;

Fattori che favoriscono la proliferazione delle meduse

Queste creature sono predate naturalmente da molti animali marini, dai cetacei a tonni, tartarughe e crostacei; ma di recente le popolazioni di meduse sono aumentate drasticamente. Le ragioni principali sono:

Pesca intensiva, che riduce i loro predatori,

Acque più calde e ipossiche, ben tollerate dalle meduse,

Strutture dure artificiali, come moli o piattaforme, che favoriscono l’ancoraggio dei polipi (stadio larvale delle meduse),

Meduse come risorsa: cibo blu, cosmetici e biotecnologia

Questi organismi, un tempo considerati solo un problema, oggi aprono nuove prospettive:

Alimentazione

In Asia si consumano 25-30 specie commestibili di meduse, con una pesca globale che supera i milioni di tonnellate. In Europa, pochi Paesi le considerano “novel food”, ma studi recenti indicano che specie mediterranee come Rhizostoma pulmo sono ricche di collagene, peptidi antiossidanti e nutrienti sicuri secondo le normative UE, quando processate adeguatamente.

Cosmetica e nutraceutica

Il collagene estratto da specie come il polmone di mare viene utilizzato come principio attivo anti-età. Le proprietà antiossidanti e bioattive dei composti nelle meduse le rendono promettenti ingredienti per cosmetica e nutraceutica.

Biotecnologia e filtri naturali

Il muco delle meduse ha mostrato capacità sorprendenti: riesce a filtrare particelle nanometriche come microplastiche, aprendo la strada a soluzioni biotecnologiche per il trattamento dell’acqua.

Agricoltura sostenibile

La gelatina di medusa si presta come fertilizzante naturale: ha già trovato impiego nelle risaie, offrendo un'alternativa ecologica ai concimi tradizionali.

Ricerche spaziali

Sulla Stazione Spaziale Internazionale, le meduse vengono utilizzate come modelli per studiare gli effetti della gravità sulla locomozione e sul comportamento dei tessuti gelatinosi, contribuendo alla biologia spaziale.


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